La FED ha una data di scadenza: come i latticini

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Requiescat in pacem”… lo diranno a lei oppure a noi Singoli Individui?10/12/2012

di andrea di furia

Anche la FED, come uno yogurt o mezzo litro di latte, ha la sua data di scadenza: il 22 dicembre 2012. Tuttavia la si tiene il più possibile nascosta alla pubblica opinione americana e al Mondo intero. Se la notizia infatti fosse di dominio pubblico, a qualcuno negli USA potrebbe venire in mente di non prorogarne l’oggetto: la sovranità monetaria degli Stati Uniti d’America che in tal modo tornerebbe dagli artigli dei “privati” nelle mani “pubbliche” dello Stato confederato. Anche così, però, non si uscirebbe da una visione “monodimensionale” della moneta.

Comunque sia, alcuni sostengono  che si distraggono gli americani da questa scadenza, e tutti noi, con la fantasiosa cretineria della cosiddetta fine del Mondo sancita dai Maya: per i quali invero la fine di un ciclo non è la fine del Mondo ma l’inizio di un nuovo ciclo, di un cambio epocale di… mentalità. Del quale cambio, infatti, oggi abbiamo estremo bisogno.

In tal modo la concreta fine dell’attuale Sistema mondiale turbo-finanziario-speculativo – quello per intenderci costruito sul pilastro della FED (che però oggi batte un poco in testa) – avvenimento che ormai i fatti stessi decretano, con le loro continue catastrofi finanziarie susseguentesi a ritmi sempre più accelerati e incontrollati, ebbene tale fine viene sovrastata dall’ossessivo rumore di fondo mediatico e subdolamente occultata a noi sudditi boccaloni.

Rispetto a questa analisi, meno peregrina di quello che si potrebbe di prim’acchitto pensare, c’è un “ma” grande come una casa che si può comprendere solo fatta una certa premessa.

Per i tantissimi che non lo sanno… cent’anni fa negli Stati Uniti d’America, il 23 dicembre del 1913, troppi politici più attenti al proprio portafoglio che al benessere dei propri amministrati favorirono la “concessione per 99 anni in affitto” della Banca Centrale pubblica federale ad un manipolo di spregiudicati investitori bancari privati (americani ed esteri). I quali avevano già approntato quel Federal Reserve System, sistema di 13 banche capitanate dalla Banca con sede a New York, a cui oggi molti dànno il nomignolo familiare di FED… senza saperne nulla.

Si realizzava così l’incubo del padre della Patria Thomas Jefferson e, in aggiunta, la beffa del rientro dalla finestra della colonizzazione inglese sulle sue ex-colonie ribelli scacciata a suo tempo dalla porta d’ingresso. E non più apertamente tramite le armi, gli embarghi, le tasse (dimensione politica), bensì attraverso la ben più subdola e degenerata acquisizione in leasing (dimensione economica) del sistema finanziario americano. Un deciso slittamento laterale degenerativo.

Solo il Nord Dakota, il maggiore produttore di grano della Confederazione, rifiutò di cedere la propria Banca centrale agli spregiudicati avvoltoi metropolitani. Così li definivano i banchieri e i politici locali: essendo “contadini” dalle scarpe grosse e dal cervello fino istintivamente… non si fidavano. Chapeau: ad oggi la Banca Centrale del Nord Dakota è l’unica tutt’ora in attivo nell’intero Sistema Bancario americano.

Ed essendosi attenuta all’evangelico comandamento bancario sano (origina e conserva) senza cedere al vitello d’oro speculativo malsano (origina e distribuisci) come hanno fatto le Banche azioniste della FED… casualmente è rimasta l’unica Banca Centrale pubblica, negli USA, capace di supportare in maniera salutare l’economia del piccolo Stato americano al confine con il Canada, invece di indebitarlo. Un parallelo significativo va fatto ad esempio con le soffocanti passività di uno Stato come la California: un tempo ricchissima e oggi pesantemente super-indebitata. La differenza di qualità della vita per le rispettive popolazioni è davvero eclatante.

Passo peraltro necessario – la colonizzazione del sistema finanziario americano – alla tecnocratica bramosia materialista inglese: ricordiamoci che è la City londinese la piazza finanziaria più importante del mondo. Quella, ad esempio, dove si stabilisce il prezzo dell’oro e le cui dichiarate mire capital-finanziario-imperialistiche sono benissimo rappresentate graficamente dalla bandiera del Commonwealth.

Il 22 dicembre 2012, neanche tra due settimane, vedremo se si realizzerà il primo atto necessario al sotterramento di questo sistema turbo-finanziario mondiale, decisamente esondato dai sui limiti salutari e ormai sfuggito dal controllo dei suoi stessi teorizzatori, che ha improntato di sé l’attuale globalizzazione economica mondiale escludendone il reale protagonista: l’uomo.

In attesa della sua scadenza o del rinnovo, cosa ha comportato in questi 99 anni per gli Stati Uniti d’America la nascita della FED? Un danno od un beneficio? Se non si è un analfabeta sociale di ritorno – e si ha pertanto ben presente la portata del chaos derivante dal fatto che una dimensione parziale del complessivo organismo sociale (quella “economica”) ha squilibratamente prevalso sulle altre due dimensioni sociali (la “politica” e la “culturale”) – dall’operato della FED, in quanto organismo dominante della dimensione economica stessa negli USA, non ci si può attendere altro che… sopravvenienze negative per tutti (99%), salvo pochissimi (1%) come ha intuito Occupy Wall Street e riconferma il grafico seguente.

Viceversa, per chi invece è stato educato a idolatrare il cosiddetto ‘libero mercato’ con lo stesso superstizioso trasporto che un nativo dell’America del Nord rivolgeva verso il proprio Totem tribale, possono apparire senz’altro un incantesimo positivo, realizzato proprio grazie all’utilizzo spregiudicato dell’alta leva da parte di queste ‘fate ignoranti’ della finanza, tante cose come:

a) la schiacciante potenza militare dell’Esercito americano, robusta concausa del debito pubblico federale (16 trilioni di $ = 16.000.000.000.000 di $ ossia oltre il 100% del PIL 2011 USA)

b) la schiacciante potenza delle Corporation monopoliste americane, causa prima del disastro ambientale planetario (riduzione della fertilità del terreno e perdita della biodiversità delle specie vegetali e animali; naufragio Exxon Valdes e Deep Water BP col petrolio… solo per citare due casi tra i tantissimi)

c) la schiacciante potenza della speculazione americana sulle materie prime (alimentari, energetiche, metalliche, manifatturiere ecc.).

La quale pimpante speculazione, poi, con i derivati (CDO e CDS), è addirittura riuscita a creare una nuova forma di danaro per soli miliardari: se si pensa che la loro pezzatura minima parte dai 500.000 dollari in su. Nuova forma truffaldina di denaro perché impostaci dalla sola casta di poche migliaia di speculatori legalizzati, complice l’ignoranza crassa su cosa sia davvero l’economia sana da parte dei politici di mezzo mondo. Forma monetaria ovviamente malsana per l’economia reale: Imprese e Famiglie.

A ben guardare davvero sono tutti meriti della FED, fino a poco tempo fa la gamba più importante del tripode su cui in maniera banale si è retto egregiamente tutto il giochino finanziario mondiale: banale perché l’errore di pensiero deve ammantarsi con la veste della verità plausibile a tutti. Giochino che risulta complicatissimo e geniale, per soli superlaureati e supertecnici, se non lo conosci; viceversa banalmente truffaldino – perché anche qui come al Casinò (e nella sua versione Borsa Valori) il “banco” vince sempre – e predisposto per tantissimi giocatori d’azzardo “imbecilli”, se grazie a Luciano Gallino e al suo ultimo libro, Finanzcapitalismo, ti informi un minimo.

E soltanto quest’ultima semplicissima considerazione sui giocatori d’azzardo operanti nel sistema finanziario mondiale dovrebbe farci rizzare le orecchie quando qualcuno che appartiene a quel sistema (i membri del Financial Stability Board) viene espressamente incaricato per introdurre una positiva azione di regolamentazione nella Sala giochi finanziaria mondiale. E se vogliamo una prova del nove sulla relativa efficacia concreta di questa scelta, tale aspettativa contrasta decisamente con l’affermazione del poeta francese Remy de Gourmont: «Un imbecille non si annoia mai, si contempla». Di fatto, come si è potuto riscontrare da ben 5 anni dall’istituzione del FSB, assorto in questa contemplazione di se stesso… nessun membro di quell’organismo ha mai mosso un dito. A cominciare dal suo mitico ex-Presidente Mario Draghi.

Le altre due gambette di quel Paese di Acchiappacitrulli che è il “financial-casinò” mondiale retto dalla FED, ma che osserveremo più approfonditamente la prossima volta, sono:

  1. la speculazione borsistica custodita e pilotata attraverso i “rumors” delle 3 più importanti Agenzie di rating. 2 USA, Moody’s e Standard&Poor, e 1 Fitch che è anglo-francese dal punto di vista della Governance, ossia del potere effettivo, e franco-inglese dal punto di vista della domiciliazione, più rispettosa dell’etnica grandeur parigina
  2. il Sistema finanziario ombra operante legalmente (!) fuori di qualsiasi controllo.

Ma rimbalzando dal 23 dicembre 1913, quando il Federal Reserve System ha ricevuto in affitto per 99 anni la gestione della Banca Centrale pubblica degli Stati Uniti d’America, al 2012 veniamo riportati al prossimo 22 dicembre: il giorno in cui questo affitto va a scadere.

L’affitto per 99 anni, già validamente usato per il protettorato inglese di Hong Kong, secondo i termini della ‘common law’ medievale inglese era il più lungo ammesso dalla legge riguardo ai beni materiali. Se non venisse rinnovato farebbe cadere una delle teste dell’Idra finanziario-speculativa che sta devastando il mondo. Come per Cenerentola, allo scoccare dell’ultimo rintocco della mezzanotte il Mondo verrebbe liberato da una delle principali “responsabili” del disastro economico planetario: non l’unica.

I termini per il rinnovo sono strettissimi, dunque, anche se il buon Obama ha già provveduto, ben prima del successo elettorale, a riconfermare Ben Bernanke alla guida della FED e quindi i casi sono due:

a) la probabile riconferma in zona cesarini per altri 99 anni dell’affitto alla FED della Banca Centrale USA, e molto semplicemente il requiescat in pacem toccherà a milioni di Singoli Individui nel mondo

b) se viceversa la riconferma rischiasse di ritardare o non ci fosse, il ritorno della sovranità monetaria al Popolo degli Stati Uniti d’America sarebbe visto da alcuni come un successo.

Eppure nella realtà finanziaria mondiale, proprio grazie ai famigerati derivati tossici, la Banca Centrale pubblica nazionale è già qualcosa di obsoleto e ai marpioni della FED non resterebbe che ricollegarsi ad un già quasi predisposto sistema sovranazionale di controllo totale della moneta che addirittura sopravanzi i poteri delle Banche Centrali degli Stati di tutto il mondo. Un organismo come quello già attivo in Europa grazie all’istituzione della Banca dei Regolamenti Internazionali.

Come ci fa notare anche Luciano Gallino, i derivati sono ormai definitivamente sfuggiti al controllo di chi li ha emessi e sono diventati una specie di nuova forma di denaro che supera la tradizionale divisione tra patrimonio e moneta. Peccato che da tale superamento ne consegua questo: «L’impossibilità di determinare quale sia effettivamente la massa monetaria in circolazione comporta come prezzo l’impotenza delle Banche Centrali di elaborare e applicare politiche monetarie efficaci – ossia quella che sarebbe la loro funzione primaria». Dunque le Banche centrali, come argine al chaos finanziario che sta distruggendo se stesso, non servono più.

Come già lo si nota per la tecnologia, anche la finanza è sfuggita al controllo dell’uomo aprendo un’ulteriore porta al chaos antisociale meccanicamente montante. Occorrerebbe pertanto, come Singoli Individui, mettersi alla pari con entrambe: dominarle per non esserne dominati. Ma questo è possibile solo se la Scuola si libera dal tutoraggio di Stato e Mercato e se il Singolo individuo Uno-e-trino (trino quale Persona, Cittadino, Consumatore nelle tre dimensioni sociali) cominciasse a cambiare mente: passando dallo statico e squilibrato pensiero sociale monodimensionale prevalente di ieri al dinamico ed equilibrato pensiero sociale tridimensionale dei tempi nuovi. Singolo Individuo che oggi deve diventare il centro pulsante della Società tridimensionale equilibrata e autonoma. [vedi immagine-sintesi]

Il primo modo di pensare solo parzialmente (monodimensionalmente) la realtà sociale si è letteralmente esaurito, ha fatto il suo tempo e non offre più soluzioni.

Il suo inquietante acrostico è T.I.N.A. There Is Not Alternative: non ci sono alternative e si deve continuare sulla stessa strada malsana di ieri.

Il secondo modo di pensare complessivamente (tridimensionalmente) la realtà sociale ha esattamente il beneaugurante acrostico inverso N.A.T.I. New Alternative There Is: nuove alternative ci sono e, naturalmente, alcune persino di immediata attuabilità.

Tuttavia, come diceva Gandhi, sono le nostre convinzioni a determinare il nostro destino. La scelta del modo di pensare (monodimensionale statico o tridimensionale dinamico) tocca pertanto a ciascuno di noi. Coraggio dunque: in Italia questa scelta decisiva non deleghiamola alla nostra monodimensionale fatina bocconiana 30 e loden.

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